Testimonianze sull'uso di caratteri metallici mobili

Non è facile datare l'uso di caratteri mobili in metallo durante il periodo Goryeo, ma un riferimento disponibile è Rituali Dettagliati del Vecchio e del Nuovo (Gogeum sangjeong yemun), pubblicato prima del 1234. A differenza della stampa su carta e xilografia introdotte dalla Cina, la stampa a caratteri mobili in metallo di Goryeo si è sviluppata in modo diverso da quello cinese e la sua originalità è stata riconosciuta. Nonostante le differenze nei caratteri utilizzati, la comprensione della stampa a caratteri e dei materiali per essi utilizzati, vale la pena esaminare le testimonianze sull'uso dei caratteri nella Cina Song.

La produzione di caratteri mobili durante la Dinastia Song in Cina è documentata in Meng Xi Bi Tan (梦溪笔谈) di Shen Kuo (沈括, 1030-1094), che descriveva in dettaglio il carattere mobile in terracotta realizzato da Bì Sheng (畢昇) durante il regno dell'imperatore Renzong (r. 1041-1048). Il carattere mobile in terracotta cinese non era durevole poiché era fatto di terra. Necessitava di sostanze adesive come resina e cera d'api per fissare il carattere sul pannello e questo metodo è stato infine abbandonato a causa della sua mancanza di praticità. Tuttavia, il concetto di base della stampa utilizzando caratteri singoli non differiva molto da quello del carattere mobile in metallo di Goryeo.

Come accennato in precedenza, testimonianze sull'uso del carattere mobile in metallo Goryeo sono state trovate nel poscritto della Nuova Edizione dei Rituali Dettagliati del Vecchio e del Nuovo, che era incluso nella Parte 2, vol. 11 delle Opere Raccolte del Ministro Yi Gyubo (1168-1241). Secondo il poscritto, il re Injong (r. 1123-1146) ordinò a studiosi tra cui Choe Yunui di pubblicare i Rituali Dettagliati del Vecchio e del Nuovo. In seguito, poiché alcuni dei suoi contenuti erano stati omessi o alcuni caratteri risultavano illeggibili, il re ne fece fare due copie e ne fece inviare una all'Ufficio Rituali e l'altra a casa di Choe I per la conservazione. Durante l'invasione mongola di Goryeo, la copia che si trovava all'Ufficio Rituali non fu portata nella capitale temporanea dell'isola di Ganghwa e rimase solo la copia a casa di Choe I. Quindi, il re ordinò che 28 copie del libro fossero prodotte usando i caratteri in metallo fuso e che venissero distribuite a ciascun ufficio governativo. Durante l'invasione, sarebbe stato quasi impossibile per la dinastia inventarne un nuovo tipo o aggiornare quello esistente, e quindi si potrebbe presumere che i caratteri mobili in metallo iniziassero ad essere utilizzati a Goryeo tra il 1234 e il 1241, periodo compreso tra il trasferimento della capitale all'isola di Ganghwa e la morte di Choe I. Dominique Barjot, uno studioso francese, ha attribuito l'invenzione del carattere metallico mobile a Goryeo alla tradizione scientifica coreana di adottare la scienza e la tecnologia avanzate dalla Cina per svilupparle in linea con le esigenze locali. Ha sottolineato che un altro fattore determinante furono la creazione e il funzionamento di istituzioni educative specializzate nella stampa. Inoltre Barjot ha affermato che la prosperità economica e la prevalenza del buddismo a Goryeo accelerarono lo sviluppo della tecnologia relativa alla stampa.

Jikji(dʒɪkdʒiː) stampato nel sito del Tempio di Heungdeoksa a Cheongju, una attestazione documentaria della stampa mobile in metallo

Jikji, il più antico libro esistente al mondo stampato con caratteri mobili in metallo, è la prova documentaria più empirica della stampa a caratteri mobili metallici di Goryeo. Questo lavoro è stato introdotto in Occidente attraverso la sua inclusione in una raccolta intitolata Bibliografia coreana (Bibliographie Corenne) del linguista francese Maurice Courant (1865-1935). Nel 1972, Jikji era in mostra ad una fiera del libro tenutasi nella Biblioteca Nazionale di Francia in commemorazione dell'Anno Internazionale del Libro. La fine del libro reca la didascalia: "Quest'opera fu stampata con caratteri in metallo fuso nel Tempio di Heungdeoksa fuori dalla Magistratura di Cheongju". Ciò dimostra che la stampa a caratteri mobili in metallo ha avuto luogo in un tempio locale di Goryeo alle fine del XIV secolo e la possibilità che l’invenzione dei caratteri mobili metallici del Korea possa risalire all’inizio del XIII secolo o anche prima.

Caratteri mobili in metallo di Goryeo: il fondamento della prosperità culturale a Joseon

La stampa a caratteri mobili in metallo di Goryeo fu tramandata alla dinastia Joseon, dal suo periodo di fondazione del re Taejo e Taejong e l'età d'oro culturale del re Sejong, infine al regno di re Seongjong, quando i sistemi e le istituzioni di Joseon vennero rafforzati. Attraverso questi cambiamenti, la dinastia fu in grado di raggiungere un'era di prosperità culturale. I primi giorni di Joseon videro l'invenzione dei caratteri tipografici gyemi, gabine e gyeongja, tra i quali il carattere tipografico gabin, in particolare, venne rifuso più volte nel corso dei tempi. Durante i regni del re Sejo e del re Seongjong, vennero realizzati ed utilizzati anche vari caratteri tipografici per la stampa di libri e, dopo il XV secolo, vennero realizzati anche i caratteri tipografici jeongu, imjine e jeongni, a dimostrazione del continuo sviluppo culturale di Joseon.

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